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Teratolepis fasciatus
 

adultoTeratolepis fasciatus (Blyth, 1854)

Tassonomia e nomenclatura:
Famiglia: Gekkonidae
Sottofamiglia: Gekkoninae
Genere: Teratolepis
Specie: T. fasciatus
Sinonimi: Homonota fasciata - Blyth 1854
                  Teratolepis fasciata - Boulenger 1885
                  Teratolepis fasciata - Smith 1935
                  Teratolepis fasciata - Kluge 1993
                  Teratolepis fasciata - Rösler 1995
                  Teratolepis fasciatus - Pianka & Vitt 2003


Teratolepis fasciatus
è l'unica specie appartenente al genere Teratolepis.
Fino allo scorso anno (2008) anche Hemidactylus albofasciatus era compreso nel genere Teratolepis, ma studi condotti da Bauer ed altri l'hanno inserito nel genere Hemidactylus.
Anche T. fasciatus a causa di un lavoro di Tony Gamble dovrebbe essere inserita nel genere Hemidactylus, come Hemidactylus imbricatus e non come H. fasciatus perchè già in uso per un geco africano, Hemidactylus fasciatus (Gray 1842).
Questo spostamento dovrebbe esser reso ufficiale a breve, anche se non tutte le correnti erpetologiche lo appoggiano.

Habitat:
Geco originario del Pakistan, vivono per lo più in zone aride sabbioso-ghiaiose, sotto rocce e tronchi o all'interno delle crepe.

mimetismoDescrizione:
Piccolo geco notturno-crepuscolare di circa 10 cm (le femmine, i maschi restano leggermente più piccoli) con colorazione criptica composta da macchie e striature bianche e nere su fondo grigio scuro, chiaro o beige.
Geco prevalentemente terricolo, ma avendo alcune lamelle subdigitali è in grado di arrampicarsi su superfici lisce, per cui è necessaria una teca con coperchio.
Chiamato volgarmente sia "viper gecko" per via della forma della coda, romboidale, che ricorda la testa di una vipera; sia "carrot tail gecko", geco dalla coda a carota sempre a causa della forma della coda...
La corporatura è abbastanza snella, le femmine mature in genere sono più robuste, le zampe, a confronto, sono lunghe e sottili. La tipica coda ornata da grosse scaglie funge da riserva di grassi e acqua, è per cui molto importante prenderla in considerazione quando si andrà a valutare la salute di questo geco; un animale con coda sottile è da evitare.

Terrario:
Una teca o un faunabox di 40x30 di base è adatto per ospitare un trio di questi gechi (1.2), l'altezza non è molto importante in quanto le poche volte che si avventurano in scalate non percorrono mai grandi altezze, quindi un 20 cm di altezza sono più che sufficienti.
Come substrato è possibile usare sabbia quarzifera (senza calcio), ne bastan 2 cm, non amano scavare, preferiscono utilizzare tane già pronte, per cui è buona norma arricchire il terrario con più tane possibili utilizzando mezzi vasetti di coccio, cortecce di sughero, noci di cocco, legni vari ecc.
Le cortecce e i rametti saranno apprezzanti anche per qualche sporadica arrampicata.
Come fonte di calore e luce sarà apprezzato dai gechi uno spot, puntato su un lato del fauna o fissato all'interno della teca; il wattaggio dipende da molti fattori (materiale del terrario, temperatura esterna della stanza, grandezza della teca ecc) per cui prima di comprare i gechi è necessario fare delle prove, per verificare come e se riusciamo ad ottenere il gradiente termico desiderato.

Le temperature di cui necessitano sono:
fauna boxHot spot (ovvero il punto più caldo in assoluto): 35°C
Parte calda: 30°C
Parte fredda: 25°C
Di notte, se non si scende sotto i 20°C, non occorre nessuna fonte di calore.

Anche se notturni è necessario ricreare un minimo di fotoperiodo per cui, se si è deciso di utilizzare il tappetino come fonte di riscaldamento, a meno che la stanza non sia bene illuminata, sarebbe buona cosa mettere un piccolo neon da 8w per dare l'idea del giorno e della notte, gli UVB non son necessari.
 
Alimentazione:
Questi gechi sono insettivori, si nutrono di ogni sorta d'insetto di taglia adeguata (distanza tra gli occhi del geco): tarme della farina, camole del miele, grilli, blatte, bachi da seta ecc. Più la dieta è varia e meglio è per la salute dei gechi; bisogna però aver cura di integrare i pasti con calcio sempre disponibile in un tappino e spolverato sulle prede e Calcio + Vitamina D3, 2 volte a settimana.

Sessaggio:
La determinazione dei sessi è davvero semplice, verso i 3-4 mesi il dimorfismo sessuale è già ben marcato.
Il maschio possiede due grosse sacche degli emipeni e pori preanali, questi ultimi non sono sempre ben evidenti però..

 emipenimaschiofemmina

Riproduzione:
Le femmine di T. fasciatus raggiungono la maturità sessuale ad un anno di età, i maschi verso i 9 mesi.
Sarà comunque buona norma aspettare l'anno di vita per entrambi, onde evitare spiacevoli problemi (distocia, prolassi, ecc).
Consiglio di non fare brumare maschi e femmine insieme, altrimenti appena le temperature si alzeranno si accoppieranno subito senza dare tempo alle femmine di recuperare peso.
Premesso che vanno brumati solo esemplari adulti e in piena forma, dopo averli alimentati bene e aver aspettato qualche giorno in modo che digeriscano il cibo, si può procedere nel graduale abbassamento delle temperature diminuendo anche le ore di luce (in circa 2 settimane di tempo).
Dopo 50-60 giorni di bruma a 18°-20°C i gechi vanno gradualmente risvegliati, tornando pian piano alle temperature ottimali e ripristinando le ore di luce...
Quando tutto sarà tornato a regime andranno nutriti molto bene, in modo vario e fornendo quotidianamente calcio e 2 volte a settimana Ca+D3, con particolare riguardo per le femmine, che dovranno sopportare la gravidanza.
Una volta che gli esemplari saranno in forma, si potrà procedere all'unione. L'accoppiamento in genere avviene subito e si ripete anche nei giorni successivi.uova
Le uova sono due in genere (possono capitare deposizioni di un solo uovo e in qualche caso eccezionale di tre), di forma sferica e a guscio duro. Vengono deposte nella sabbia, sotto qualche arredo e parzialmente sotterrati.
La femmina deporrà ogni 2-4 settimane, per un totale di massimo 12 volte, ma è meglio non esagerare! Troppe uova debilitano moltissimo questi gechi, quindi bisognerà fare particolare attenzione ai pasti e all'integrazione.

Uova:
Ci sono diversi metodi di incubazione, ma quello che sembra dare i risultati migliori è effettuato su substrato asciutto, con umidità massima del 50-60%, tasso d'umidità che spesso è possibile avere in una qualsiasi stanza di casa, senza necessità di zone umide o bagnate vicino alle uova.
Ad una temperatura di circa 27°-28°C i piccoli schiuderanno in 60-65 giorni; a temperature di 24°-25°C i tempi si allungano notevolmente, arrivando anche a 90 giorni.

Babies:
I babies di questa specie sono molto fragili e delicati.
Misurano circa 1,5 cm alla schiusa.
Purtroppo spesso incorrono in disidratazione, inappetenza, problemi di muta, e non è per nulla facile aiutarli date le minuscole dimensioni.
Ci sono al momento due stabulazioni che non danno grossi problemi di muta:

neonato1°- I babies vanno alloggiati singolarmente, con setup semisterile, in scatole adeguatamente forate di 18 x 10cm di base, dalla schiusa per una settimana come substrato si utilizza scottex umido, una tana in plastica e un pezzo di sughero sul quale, in base alle necessità, possono strusciarsi per la muta.
Passata questa settimana si possono spostare su sabbia asciutta o su scottex asciutto, inserendo anche gli arredi del precedente setup (tana e sughero) e avendo cura di spruzzare leggermente un angolo della scatola 2 volte a settimana.

2°- I babies vanno alloggiati singolarmente, con setup naturalistico, in scatole adeguatamente forate di 10 x 10cm di base, come substrato sabbia quarzifera (senza calcio) un pezzo di corteccia di sughero che faccia da tana e da "punto ruvido" dove strusciarsi durante la muta.
Nessun altro arredo se non due tappi di plastica di bottiglia, uno contenente carbonato di calcio e l'altro contenente carta assorbente bagnata, in questo modo i piccoli riescono a trovare un punto più umido del resto del terrario e allo stesso tempo ad abbeverarsi.

Baby in mutaLa mortalità dei cuccioli è abbastanza alta e spesso inspiegabile purtroppo. Capita infatti di trovare all'improvviso un baby sano e mangiante fino a pochi secondi prima, privo di vita; anche l'autopsia (per altro difficile su animali di 2 cm scarsi) non da risposte certe.
Sembra però, che dopo il terzo mese di vita la mortalità si abbassa notevolmente, a questa età è quasi possibile dire che son "fuori pericolo".
I babies, dopo aver riassorbito il sacco vitellino (da 3 a 10 gg) iniziano a mangiare sempre più voracemente.
I cuccioli andranno nutriti con grilli neonati, micro tarme della farina, neanidi di B. lateralis ecc.. tutti i giorni fino a 5 mesi, poi si diraderanno i pasti a 4 a settimana.
Sarà bene tenere i babies a una temperatura di 28°C nel punto più caldo, oltre si corre il rischio di disidratazione.
Hanno una crescita molto veloce, se alimentati e stabulati adeguatamente, raddoppiano la taglia in meno di un mese!

In conclusione reputiamo questi gechi abbastanza facili se si parla di subadulti/adulti, mentre se si è alle prime esperienze sconsigliamo di iniziare con esemplari di pochissimi mesi.. potrebbero dare non pochi problemi e dispiaceri.

Laura Grecchi
Emanuele Scanarini


Scritto il 2009-01-19 22:15:49