Navigazione
   
 
Mostre
 
Nessuna mostra inserita
 
 
Pachydactylus rangei
 

P. rangeiPachydactylus rangei (ANDERSSON, 1908)

Famiglia: Gekkonidae
Genere: Pachydactylus
specie: P. rangei

Nomi comuni:
Namib Sand Gecko, Web-footed gecko, Namibgecko, Sandgecko

Tassonomia:
in origine faceva parte del genus Palmatogecko insieme a P. vanzyli, ma è stato recentemente assegnato al Genus Pachydactylus ed il Genus Palmatogecko è momentaneamente scomparso.

Sinonimi:
Palmatogecko rangei ANDERSSON 1908
Syndactylosaura schultzei WERNER 1910 (fide LOVERIDGE 1947)
Palmatogecko rangei - LOVERIDGE 1947: 36
Palmatogecko rangei - WERMUTH 1965: 124
Palmatogecko rangei - KLUGE 1993
Palmatogecko rangei - RÖSLER 1995: 137
Palmatogecko rangeri [sic] - PIANKA & VITT 2003
Pachydactylus rangei - BAUER & LAMB 2005

Distribuzione: 
A Sud dell'Orange river, Angola meridionale, Namibia

Habitat:
Dune sabbiose battute dal vento. vive in cunicoli profondi ed esce al crepuscolo quando le t° lo permettono.

P. rangeiDescrizione:
Geco con una lunghezza totale di circa 12 cm, terricolo e privo di lamelle subdigitali.
Di colore rosa/beige a volte giallo pallido, con pattern variabile: dal aptternless alla fitta reticolatura dorsale di color marrone.
Presenta sempre pancia bianca.
La partivcolarità di questo geco sono le zampe palmate che lo accomunano a P. vanzyli e S. arabicus.
Le zampe palmate gli permettonono di non affondare nella sabbia, correre e scavare con molta facilità tunnel profondi.
Possiede occhi grandi di color nero/rubino venati di bianco e oro.
la testa è triangolare, piuttosto appuntita atta a predare insetti, anche di piccole dimensioni, senza ingerire grossi quantitativi di sabbia.

Terrario:
Per una coppia serve almeno un 40 x 30 di base. L'altezza non è importante in quanto terricoli.
Come substrato sabbia finissima senza calcio, ed è bene metterne almeno 4 dita in metà teca, di modo che possano scavare e creare tunnel.
L'ideale sarebbe utilizzare un tubo conficcato in un pezzetto di spugna e poi seppellito nella sabbia ( sino a toccare il fondo) da cui immettere acqua per bagnare il suolo da sotto.
Questo perchè, così facendo, si riproduce esattamente l'ambiente e le abitudini naturali.. sabbia asciutta in superficie e terreno compatto e umido mano a mano che si scava. Tutto ciò è utile sia al geco per fare tunnel stabili sia per la sua idratazione, possiedono infatti una pelle sottilissima.
Altri arredi possono essere corteccioni di sughero, molto graditi come rifugi, scaveranno sicuramente sotto ad essi.
Come riscaldamento utilizzo uno spot da 40W che mi permette di avere un punto caldo a 35°, la parte calda a 30-28° e la fredda attorno ai 26°. Di notte non utilizzo nulla.. lascio a t° della stanza che massimo arriva a 18° in inverno, essendo deserticoli un bello sbalzo notte-giorno è salutare.
Come con tutti i gechi scavatori preferisco di granlunga il riscaldamento dall'alto in quanto (sempre con riferimento al suo habitat naturale) termoregolandosi in verticale (cioè scavando per trovare frescura) oltre che in orizzontale, se si usasse un tappetino o il cavetto, sarebbe altamente innaturale per loro trovar sempre più caldo mano a mano che scavano in profondità. Quindi se proprio si desidera usare cavetto e tappetino consiglio di applicarlo su una parete della teca e non sotto. Non necessitano di uvb.
Importante è anche nebulizzare a giorni alterni un angolo della teca (parte fredda) così da dargli modo di bere le gocce sui vetri.

Alimentazione:
Si nutrono con gran voracità di tutti i comuni insetti da pasto: grilli, tarme, blatte, falene e camole del miele ecc. tenete presente la distanza tra gli occhi dei gechi per regolarvi sulla dimensione dell'insetto, quest'ultimo infatti deve essere pari alla loro distanza.
I subadulti vanno nutriti facendo osservare 2 digiuni settimanali, ad esempio seguendo questo ritmo: lunedì e martedì cibo - mercoledì no - giovedì e venerdì cibo - sabato no e così via...
Gli adulti vanno nutriti a giorni alterni a sazietà.

Sessaggio:
Sessarli è molto semplice, la femmina è molto più grossa e robusta del maschio e presenta le frangiature ai lati della cloaca molto meno sviluppate che il maschio, in più quest'ultimo ha anche sacche degli emipeni più che evidenti.

uova incubate con il metodo classicoRiproduzione:
La maturità sessuale viene raggiunta verso gli 8-9 mesi nei maschi ma è bene aspettare l'anno per entrambi i sessi (soprattutto per la femmina) in quanto si potrebbero verificare diversi problemi come prolassi, distocie ecc. a seconda dei casi.
Sono gechi prolifici, depongono fino a 10 paia di uova l'anno, quindi è di vitale importanza integrare sempre al meglio con calcio (ogni pasto) e calcio + D3 due volte a settimana, quando si da uno non si da l'altro logicamente. Fornire una dieta varia poi è quanto di meglio si possa fare per avere gechi in salute.
Molti maschi sono piuttosto violenti e pressanti, quindi è bene non tenere insieme i due sessi tutto l'anno.
La bruma inizia generalmente a dicembre e si protrae sino alla fine di gennaio.
Se i gechi sono adulti e in forma, si provvederà a calare gradualmente le ore di luce e calore (1-2 gradi ogni due gg ad esempio) e contemporaneamente i pasti. Quando arrivate a 30° di massima smettete di alimentarli così avranno il tempo di digerire e defecare quello che ancora hanno in corpo. Continuate ad abbassare le t° sino a portarle a 18°. A fine gennaio farete l'inverso, riportandoli gradualmente alle t° standard.
Una volta svegli alimentateli a dovere, soprattutto la femmina, e SOLO DOPO che la femmina apparirà in forma smagliante unite il maschio.
L'accoppiamento avverrà quasi subito e si ripeterà nei giorni seguenti, se il maschio non è troppo "violento" lasciateli insieme una settimana e poi divideteli; così la femmina porterà avanti la gravidanza in santa pace.
Se si hanno più femmine è possibile lasciarli insieme tutto l'anno poichè il maschio avrà più soggetti su cui distribuire la propria attenzione.

femmina gravidaDeposizione:
Non sarà difficile notare una femmina gravida; con la pelle sottilissima che possiedono e le uova di dimensione modesta vedrete perfettamente due palline bianche ai lati dell'addome, appena prima delle zampe posteriori.
Di solito tra una deposizione e l'altra passano 20 gg in media e i tempi si allungano mano a mano si va verso la fine della stagione riproduttiva.
Solitamente prima di deporre le femmine mutano (1-2 gg prima) quindi tenete conto anche di questo.
Per deporre sceglierà il punto più caldo, scaverà una profonda buca (possibilmente in zona riparata) e poi ricoprirà il tutto alla perfezione.
Le uova sono generalmente due, di forma leggermente ovale a guscio rigido.

Incubazione:
Ho provato diversi metodi; dal classico con l'uovo appoggiato nel tappo con sabbia asciutta, appoggiato a sua volta su vermiculite umida; al metodo che uso per gli Stenodactylus e mi son trovata meglio con quest'ultimo che ora spiego:
In sostanza seppellisco le uova in un barattolino con 2 cm di sabbia asciutta e le ripongo in un altra scatola con substrato umido (la perlite a quanto ho visto tiene meglio l'umidità e non crea goccioloni sul coperchio.) 
I pro? intanto anche se qualche pericoloso gocciolone dovesse cadere non succede nulla, perchè verrebbe assorbito dalla sabbia (ricordiamoci che in natura depongono in tunnel umidicci) e non farebbe quindi la doccia all'uovo.
secondariamente la sabbia tampona maggiormente i possibili sbalzi di t° e umidità. e terzo ma non meno importante: se per disgrazia si urta l'incubatrice o si maneggia male la scatolina delle uova, queste hanno meno possibilità di rotolare dato che sono seppellite.
Unico contro: non si può sperarle ogni tot, ma questo non è un grosso problema.
Le temperature d'incubazione possono variare tra i 26 e i 30°, l'optimum è sui 28°.

babyI babies:
Dopo circa 60-75 giorni a 28° vedrete dei cosetti rosa indaffaratissimi a scavare nella scatoletta d'incubazione!
Alla nascita misurano (naso-punta della coda) 4-5 cm, normalmente sono subito attivissimi e veloci, la prima muta viene fatta appena dopo la nascita.
Alloggiateli in scatoline 10 x 10 (quelle dei grilli vanno benissimo) forate, con 2 cm di sabbia, una-due tane e un pezzetto di sughero che utilizzeranno volentieri per levarsi la muta in punti difficili.
Non allarmatevi se non mangeranno subito, è normale. Offrite cibo, che sarà lo stesso degli adulti, ma in scala molto ridotta, dopo 3 gg dalla nascita. Iniziate con un solo microgrillo o con una tarmina e vedete come reagisce il geco, se ne ha paura toglietelo e riprovate in seguito.
Teneteli in queste scatoline finchè non fanno almeno una settimana di pasti regolari.
Dopo di che potete decidere di trasferirli in box un pochino più grandi tipo 15/18 x 10 sempre tenendoli singoli o in gruppetti di soggetti della stessa taglia, io preferisco tenerli divisi, così li monitoro meglio.
Nel caso in cui dovesse nascervi qualche babies con il sacco vitellino ancora esposto NON mettetelo su sabbia, ma su fazzoletti o carta da cucina umida senza arrendamento se non una tana (disinfettata), normalmente rientra da solo, ma se è molto il piccolino potrebbe anche non farcela.
I babies vanno nutriti tutti i giorni a sazietà, le integrazioni e le cure sono le stesse dei genitori.
Attorno ai 6 mesi sono sessabili con una certa sicurezza; prima è possibile azzardare guardandoli in trasparenza, mettendoli in una vaschetta trasparente e puntando una pila dall'alto, sopra la zona cloacale. Se maschio vedrete due segnetti rosa scuro/rosso paralleli fra loro appena dopo la cloaca.
Sono gechi abbastanza semplici da gestire a patto che gli si fornisca tutto ciò di cui hanno bisogno, consigliabili anche ai neofiti.



Laura Grecchi


Scritto il 2010-03-05 18:28:30