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Tropiocolotes steudneri
 

T. steudneriTropiocolotes steudneri (Peters,1869)

Nomi comuni:
Steudner's Pigmy Gecko, geco nano del Nord Africa
 
Famiglia: Gekkonidae
Sottofamiglia: Gekkoninae
Genere: Tropiocolotes
Specie: steudneri

Altre specie:
Tropiocolotes algericus - Loveridge 1947
Tropiocolotes bisharicus - Baha El Din 2001
Tropiocolotes depressus - Minton & Anderson 1965
Tropiocolotes helenae -
Nikolsky 1907 
Tropiocolotes latifi -
Leviton & Anderson 1972
Tropiocolotes levitoni - Golubev & Szczerbak 1979
Tropiocolotes nattereri -
Steindachner 1901
Tropiocolotes nubicus - Baha El Din 1999
Tropiocolotes occidentalis - Parker 1942
Tropiocolotes persicus - Nikolsky 1903 
Tropiocolotes scortecci -
Cherchi & Spano 1963
Tropiocolotes somalicus - Parker 1942
Tropiocolotes tripolitanus - Peters 1880

Distribuzione - habitat:
Nord Africa in genere, Libia, Algeria, Egitto in deserti rocciosi, sassaie ma anche nei pressi delle abitazioni, apprezzano infatti moltissimo i muretti a secco in cui trovano riparo e cibo.

colorazioneDescrizione:
E' un piccolissimo geco con abitudini crepuscolari-notturne, di circa 5-6 cm a seconda del sesso, la colorazione varia dal beige al giallo fino al marrone chiaro con striature più scure ai lati della testa e sulla coda e macchie circolari più o meno scure sul dorso.
Questi gechini non sono dotati di lamelle subdigitali per cui non sono in grado di arrampicarsi su superfici lisce; nonostante questo sono comunque abili scalatori e amano avventurarsi sugli arredi disposti in terrario (pietre, sugheri, rami ecc.) dove riescono a far presa con le unghiette.
Hanno una lunga coda sottile che ondeggiano in continuazione per comunicare tra loro o mentre cacciano. Sono gechetti molto veloci e anche abili saltatori quindi attenzione!
Due dei più interessanti comportamenti che ho potuto osservare sono appunto, l'ondeggiare sinuosamente in aria la coda durante la caccia o durante il cortegiamento (per via dell'adrenalina e dell'eccitazione), ma la cosa più particolare e simpatica è quando si rotolano sulla schiena, come un cane, in una buchetta appositamente scavata; questo comportamento si traduce in uno stato di benessere e rilassatezza del geco all'interno del gruppo, e serve a comunicare agli altri tale "sensazione".

Dimorfismo sessuale:
I maschi son molto più piccoli delle femmine e solitamente più chiari e snelli, inoltre presentano i tipici rigonfiamenti ai lati della coda (nella zona cloacale) che contengono gli emipeni.

Vita in terrario:
parte del terrarioSono gechetti sociali, i maschi non sono per nulla aggressivi fra di loro per cui possono convivere pacificamente; ovviamente bisogna cercare di avere comunque un gruppetto equilibrato; io ospito 2 maschi e 4 femmine e qualche giovane in un fauna di 30x40x18h.
E' importante sapere che vanno tenuti almeno in coppia perchè da soli, tendono all'apatia; non si tratta di "sentimenti" ma la spiegazione è che questi gechi hanno il bisogno di interagire tra loro.
Come substrato uso sabbia finissima (senza calcio mi raccomando) e creo uno spessore che va da 4 a 1 cm a seconda delle zone, nel lato caldo ho posizionato una grossa corteccia di sughero che funge anche da tana, dei cocci, rametti contorti e altre cortecce di sughero sparse; in questo modo il terrario è ricco di tane e i gechi si sentono più "sicuri".

Parametri:
Basking point max 35°, parte calda sui 30-32° e fredda 26-27°, di notte è possibile spegnere tutto se non si scende sotto i 18°, di giorno uso uno spot per simulare il fotoperiodo e per dare l'opportunità ai gechi di crogiolarsi sugli arredi (nonostante siano crepuscolari-notturni lo apprezzano moltissimo). 
N.B. Un piccolo appunto: come già notato per altri gechi rupicoli/deserticoli-scavatori, anche i Tropiocolotes non amano il tappetino posto sotto al terrario; preferiscono infatti una termoregolazione verticale (caldo sulle rocce e sul primo strato di sabbia, fresco sotto le rocce e sotto la sabbia) e si trovano piuttosto spaesati se scavando invece di sentire fresco sentono sempre più caldo... per cui consiglio o riscaldamento per mezzo di spot o se proprio non se ne può fare a meno tappetino/cavetto posto su una parete del terrario. 
Per quanto riguarda l'umidità: 30-40% massimo, pena problemi respiratori, è bene nebulizzare al massimo 1 volta a settimana (una spruzzata e via, nulla di esagerato), di solito bevono le gocce che si formano sugli arredi.

pastoAlimentazione:
Beh, per dei micro gechi ci vuole del micro cibo!
Io offro una dieta varia composta da: microgrilli, Drosophile, buffalo worms, microtarme della farina, microcamole del miele (raramente), Tribolium confusum, neanidi di Blatta lateralis ecc.
Giusto per rendere l'idea della grandezza degli insetti da fornire: con insetti "vermiformi" mi regolo dando tarme e co. lunghe quanto la distanza tra la punta del muso alla mandibola, mentre per grilli e blatte rispetto la regola per cui devono equivalere circa alla distanza tra gli occhi del geco.
Sono gechi voraci e attaccherebbero anche prede più grosse ma preferisco non ingozzarli.
Hanno un metabolismo piuttosto veloce, percui ho riscontrato che è molto meglio dare poco cibo ma spesso piuttosto che tanto poche volte a settimana; io li nutro tutti i giorni facendo osservare loro un giorno di digiuno ogni 3 giorni.
I baby mangiano a sazietà tutti i giorni, preferibilmente il pasto va dato alla sera.
Il calcio può essere somministrato anche tutti i pasti, il Ca+D3 invece 2 volte a settimana, ovviamente quando si usa uno non si usa l'altro.

uovoRiproduzione:
non sono molto prolifici infatti depongono, dalla fine di giugno ad inizio settembre, un solo uovo per deposizione (in totale sono circa 4 deposizioni come massimo, di solito due-tre) ma abbastanza grande rispetto al genitore.
Le uova vengono deposte sotto rocce, cortecce e in genere ogni tipo di arredo, la madre fa una piccola buca e poi ricopre più o meno discretamente.
Per cercarle uso un pennellino a setole morbide ed una volta trovate le marco (faccio un puntino) con un pennarello all'acqua, in modo che se si dovessero girare posso riposizionarle.
Baby appena natoPer prelevarle consiglio l'utilizzo di un cucchiaio da caffè, l'ideale è prendere sabbia e uovo così non si capotta.
Le uova poi le sistemo in scatoline di plastica ben forate, l'areazione è fondamentale, non deve esserci umidità; come substrato uso sabbia finissima e asciutta ed infosso l'uovo per metà circa o lo seppellisco del tutto nella sabbia.
Ad una t° di 28-29 gradi i gechetti nascono in circa 62-65 giorni, alla nascita sono lunghi 2 cm scarsi metà abbondante dei quali è formata dalla coda (nella foto: baby neonato su 1 Cent.).
I babies li sistemo in scatolette di plastica di 18x10 di base circa, opportunamente forate, come substrato sempre sabbia finissima, due tane di coccio, un pezzetto di sughero utilissimo al geco per completare la muta, e una tana umida (portarullino tagliato a metà altezza)
Sono già attivissimi da subito, e accettano cibo dal giorno dopo la nascita, li nutro in prevalenza con microtarme della farina (appena nate, ancora bianche) e grilli neonati.

box babyIn conclusione credo siano gechetti relativamente facili d'allevare se si tratta di esemplari CB e si dispone sempre di microcibo in quantità, richiedono poco spazio e malgrado la taglia sono molto robusti; il consiglio è il solito: è meglio evitare i WC; troppo difficili da rimettere in sesto se non si ha esperienza, spesso non basta nemmeno aver esperienza con sauri più grossi, bisogna proprio aver fatto il callo con animali minuscoli.
L'unico problema in caso di CB, può essere, come dicevo, la necessità di avere costantemente cibo vivo di piccole-piccolissime dimensioni in quanto questo comporta il dover allevare e riprodurre regolarmente la maggior parte degli insetti da pasto, ed anche questi richiedono un minimo d'esperienza e tempo da dedicargli.

 

Lalla


Scritto il 2008-08-07 18:46:03